Marco Nereo Rotelli Via ad mare Genova-Venezia
20.000 €
cm. 200×200
La mostra Via ad mare, di Marco Nereo Rotelli, inaugura le commemorazioni per l’anniversario dei 150 anni dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. Fortemente voluta dal Contrammiraglio Massimiliano Nannini, direttore dell’Istituto, la mostra sviluppa l’idea dell’incontro, una serie di quindici opere che creano una’ santa alleanza’ sotto l’aurea blu rotelliana tra quindici porti e città distanti e diversi tra loro, uniti dal filo della parole donate dai poeti.
Alla base il mare, blu, immenso crocevia che unisce i popoli e le culture, volano di movimento per le civiltà e ricco di vita e di speranza; il blu rotelliano ha invaso e colorato le immagini delle mappe nautiche antiche dei porti di quindici città, gelosamente custodite presso l’Istituto Idrografico della Marina Militare.
Di grandi dimensioni, tele 200 x200 cm., ogni opera racchiude l’abbraccio tra due porti, luoghi lontani e a volte non collegati nella realtà, ma tutte unite dal filo della parola, che i poeti hanno donato a Rotelli, e che lui disegna con il suo riconoscibile segno linguistico, conferendo il senso etico oltre all’aspetto estetico.
«Confluiscono i mari» tra i porti di Brindisi e Gaeta; l’insenatura di Olbia abbraccia Venezia con la sua forma di pesce perché è «L’isola che richiama»; il golfo di Genova che accoglie la punta di Gaeta ci ricorda le parole di Giuseppe Conte, «Non finirò mai di scrivere sul mare»; le coste di Palermo, strette a quelle di Civitavecchia ci sussurrano la voce di Alda Merini «Mare che io domino con il pensiero»; Palermo è anche di fronte a Livorno, perché «C’è tanto mare, tanto altro mare»; il golfo di Ancona accoglie Venezia e ci ricorda il pensiero di Boris Pasternak «La poesia unisce i distanti»; e come non ricordare le parole di Adonis , grande amico di Rotelli ‘L’acqua di Venezia ha più regole» : ce lo sottolinea la forma della città ospitata dal porto di Genova; Taranto e La Spezia si uniscono perché «Le onde si abbracciano»; ancora le città di Genova e Venezia, protagoniste delle parole di Eugenio Montale «Vasto e diverso, e insieme fisso»; i porti di Brindisi e Messina si inseriscono l’uno nell’altro unite sul filo di «Come te mare»; ancora Genova, si abbraccia a Taranto seguendo «La rotta dell’orizzonte»;
«Le mani del mediterraneo» uniscono i porti di Messina e di Cagliari; le parole di Arthur Rimbaud, «Il mare si mischia con il sole», uniscono Venezia a Trieste; i porti di Napoli e Genova custodiscono le parole di Charles Baudelaire «Sempre il mare uomo libero amerai» e Trieste che affiora di fronte a Genova evocando i versi di Lian Yang «Dove si ferma il mare».
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