Max Papeschi nasce a Milano nel 1971
Opere storiche:
FROM HIROSHIMA WITH LOVE by Max Papeschi
NAZI FUCKING MOUSE by Max Papeschi
DISNEYLAND UNDER ATTACK by Max Papeschi
Biografia
WELCOME TO NORTH KOREA by Max Papeschi
Max Papeschi arriva alla digital-art dopo l’esperienza da autore e regista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico. Come artista figurativo il suo approccio con l’Art-World è stato d’immediato successo sia di pubblico che di critica. Il suo lavoro Politically-Scorrect, mostra una società globalizzata e consumista rivelandone i suoi orrori in maniera ironicamente realistica. Dal Topolino Nazista al Ronald McDonald Macellaio le icone cult perdono il loro effetto tranquillizzante per trasformarsi in un incubo collettivo. Ha esposto i suoi lavori in molte gallerie in giro per il mondo.
«Max Papeschi è un guitto, un implacabile e attento osservatore dei suoi tempi che non ammette la codardia di un silenzio assenso, ma indaga la sua realtà e quello che gli sta intorno, in modo critico, con un taglio profondamente ironico che è una sorta di non dichiarata firma stilistica.
Il suo lavorare per serie ha un che di retorico nell’accezione classica del termine, che prevede tanto ed in egual maniera l’inventio, la dispositivo e l’elocutio, quanto la memoria e l’actio.
Con una costanza sorprendente e vibrante affronta argomenti scottanti, usando il richiamo mediatico come una parte integrante della sua ricerca, e come un mezzo irrinunciabile per catalizzare l’attenzione del suo pubblico sui nodi cruciali che sono alla base dello sviluppo della nostra storia degli ultimi settant’anni.
Dai suoi colorati e iconici personaggi, che mettono alla berlina, sia in ambito politico che culturale, l’ottusa e miope tendenza dittatoriale, fino alla recentissima serie dedicata ai bambini, passando per i raffinati bianco e neri che dialogano con la storia della fotografia e del reportage, vi è in Max Papeschi la volontà di non tacere, ma, piuttosto, di gridare al mondo intero quanto sia stato e sia insensato quello che avviene, quanto, talvolta, crudelmente puerile sia l’atteggiamento dell’essere umano.
Immagini forti ed ironiche che sono periodi sintattici di un discorso, di una riuscita composizione retorica, di un surreale comizio, di un plateale svelamento dei molti e reiterati vizi della nostra società.»
Leggi i Comunicati Stampa delle mostre firmate galleria MAG su Max Papeschi
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