Antonio Pedretti, Paludoso, 2022 cm. 70×50

In questa nuova versione del Paludoso del 2022 di buone misure, ma non invadenti per la sua verticalità, nei suoi 70×50 cm. si rivela un’opera di confine verso la nuova produzione del Maestro Pedretti sulle tematiche della Palude e dei margini del lago. La rigenerazione della natura e la sua imponente lentezza perentoria, segue i sui ritmi e i suoi sistemi, le sue regole sono dogma da seguire e ci si deve soffermare a riflettere ogni volta che la osserviamo.
Tutte le fasi della viva vegetazione sono espresse attraverso il gesto, costretto e vibrante per la giovane erba, le foglie e i fiori, più ampio e diretto per piante e tronchi, fino alla nuova tecnica delle spiagge bianche, dove la materia viene prima coperta e poi svelata attraverso l’astrazione gestuale.
Il Paludoso è uno dei soggetti prediletti dal Maestro Antonio Pedretti, il quale, attraverso la sua personale tecnica informale, ci regala una visione comune di un paesaggio boschivo e brullo in un luogo, non luogo, che però ci solletica qualche corda della memoria di un territorio a noi noto.
Il punto di fuga, come per i grandi artisti paesaggisti del XVIII° sec., è nel cielo azzurro, in questo caso, in alto a destra, che seguendolo, ci libera verso altri paesaggi e altre emozioni.

Esposizioni:

Physis, PEDRETTI-FORMICHETTI, Museo AURUM Pescara, 15-24 dicembre 2022

Pubblicazioni: Catalogo Physis, PEDRETTI-FORMICHETTI

Opera con certificato di archiviazione dell’Archivio Antonio Pedretti